LAVORARE E SENTIRSI IN ITALIA!!!

Se proprio devo essere onesta con voi non ho avuto molta fortuna con i casual jobs. Devo dire che questi tre mesi sono stati duri perché anche se ho un contratto da insegnante di italiano con quello e basta non riesco a pagare affitto e bollette.

Questo significa che ho dovuto ingegnarmi e cercare dei lavori part-time nei ristoranti, nelle caffetterie e nei negozi. Posta così la questione sembra semplice. In Italia sanno tutti che questa è la regola. Non importa se sei avvocato, medico,  ingegnere o insegnate; all'inizio siamo tutti sullo stesso piano e dobbiamo muoverci a cercare un lavoretto qualunque. Ed è quello che ho fatto.
 
Dopo tre settimane di ricerca assidua ho trovato lavoro presso una caffetteria indonesiana in Fremantle. Questo Café è di una famiglia proveniente da Bali. Ho lavorato con loro per circa un mese prima di scappare via. La prima settimana ho lavorato per 8 $ l'ora 25 ore settimanali e mi hanno insegnato tutto, o meglio, mi hanno insegnato quelli che sarebbero stati i miei lavori: aiuto cuoco, lavapiatti, cameriera, coffee maker (il tutto ribadisco per 8 $ settimanali). Dalla seconda settimana hanno promesso di pagarmi 15 $ l'ora, con contratto regolare e tassata al 29%. Non mi stava bene per nulla quel contratto ma all'inizio ho pensato "meglio di niente"!!!. Inoltre non avendo alcun tipo di esperienza ho pensato che potesse farmi bene lavorare in quella caffetteria. Non c'era molta clientela e avevo la possibilità di imparare con calma per cui ho continuato a lavorare per loro ma più andava avanti la mia collaborazione, più le cose si mettevano male per me. Uno, non mi pagavano. Due, mi trattavano come una schiava. Tre, non mi rivolgevano mai la parola e l'unico momento in cui mi parlavano era per darmi degli ordini. Allo scadere della seconda settimana senza paga e mistrattata ho iniziato a chiedere i soldi di continuo, a chiedere di vedere il mio contratto e a rispondere a tono.

 Ovviamente le cose sono finite malissimo. Alessandro, il mio fidanzato è dovuto venire al caffè a chiedere di pagarmi. Non credo sia stato piacevole per Sandi visto che ha cominciato a balbettare!!!!!! :-) Comunque dopo un paio di settimane e qualche minaccia sono stata pagata e ovviamente non sono stata tassata al 29%. Quelle persone, se così si possono chiamare, volevano sottopagarmi (il minimo è 16 $ l'ora) e tassarmi al 29% (il minimo è il 10% circa). Vi rendete conto di che esperienza traumatizzante?????
 
 Chi mi conosce sa che io non mollo mai e il giorno dopo essermene andata da quel posto infernale sono andata in cerca di un nuovo lavoro. Ho portato curricula in giro per Fremantle tutto il giorno, consegnandone almeno 70 e per la sera già avevo un altro lavoro!!!

Si trattava di un lavoro fico in un bar ristorante italiano (I proprietari sono lucchesi come me. Quando si dice "i casi della vita"!!!), tutto quello che dovevo fare erano i caffè, prendere gli ordine e scaldare i panini. Questo ristorante non aveva niente che non funzionasse. Il capo era bravissimo e simpatico, un amico più che un datore di lavoro. I colleghi erano tutti carini e disponibili e la paga era buona, 21 $ l'ora, un vero sogno dopo la brutta esperienza. Purtroppo, come tutti i sogni anche questo è durato pochissimo.
Dopo tre settimane Danny mi ha chiamata dicendomi che il locale non stava più funzionando bene e che doveva licenziarmi perché non riusciva a pagare una cameriera in più. Dopo la telefonata mi sono rattristata un sacco. Mi sentivo come Fantozzi inseguito dalla nuvola grigia, solo che nel mio caso non faceva ridere.
 
 Alessandro era molto triste per me e così ha esposto il mio problema al suo datore di lavoro e ad un collega italiano. Nella farmacia dove lavora sono tutti molto gentili, disponibili e simpatici. Sono davvero felice che abbia trovato un impiego lì.
Peter, il datore di lavoro dopo aver parlato con Ale ha subito chiamato la madre, una traduttrice italiana in pensione ma con molte conoscenze che mi ha dato delle buone dritte per quanto riguarda il mio vero lavoro, quello per cui ho studiato. Filippo, il collega di Alessandro invece mi ha trovato lavoro in un ristorante a 20 minuti da casa. In questo ristorante sono tutti italiani/toscani (anche qua). La maggior parte di loro sono di Valdarno e altri sono di origine lucchese. Il che mi ha fatto pensare:

                              "MA QUANTI LUCCHESI CI SONO A PERTH?"

A parte ciò, la trattoria lavora molto bene, hanno sempre tutti i tavoli pieni e fanno tanti soldi (secondo me) e mi pagano 25 $ l'ora. Per il momento lavoro solo due volte a settimana ma presto lavorerò dal martedì al sabato perché prenderò il posto di una ragazza incinta.
E questo per me significherà finalmente MONEY, MONEY AND MONEY!!!!!
Quello che spero è che questa volta le cose andranno bene, che il rapporto col datore di lavoro e i colleghi sia sempre dei migliori e che questo lavoro mi permetta di mettere più soldi possibile da parte per pagare tutti gli esami che devo sostenere per ottenere la qualifica  (che avrei già, ma che agli australiani non piace) per potere iniziare a lavorare in Australia come docente di inglese/spagnolo/italiano e come traduttrice!!!

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