LAVORARE CHE PASSIONE!!!
Ormai sono due settimane che ci siamo trasferiti nella nuova casa a Samson. Siamo venuti a stare in questo quartiere perché è vicino a dove lavoriamo io e Alessandro. Lui è un farmacista e al momento lavora come tecnico farmaceutico presso una farmacia a Fremantle. Quando mi parla del suo lavoro è finalmente felice (soprattutto gli piace andare a lavoro tutto elegante e senza camice). Ha trovato un ambiente tranquillo con dei colleghi simpatici e sempre pronti ad aiutarlo. Il suo capo è di origine italiana e ha riposto una grande fiducia in Ale; vuole che sostenga l’esame da farmacista per poterlo aiutare nel negozio in quanto ci sono un sacco di italiani anziani che hanno difficoltà a parlare inglese anche se vivono in Australia da oltre 40 anni… Bè, buon per Ale!!!
Per quanto mi
riguarda, al momento lavoro in una caffetteria/ristorante a 15 minuti da casa. Anche il mio
datore di lavoro è di origine italiana; e a dirla tutta è di origine lucchese
proprio come me!!! È simpatico e molto alla mano. Pure i miei colleghi sono
molto simpatici e sono tutti disponibili. Fortunatamente o sfortunatamente sono
tutti australiani (proprio come i clienti) e i primi giorni ho fatto una fatica
esagerata per capirli!!! Che dico??? Faccio ancora fatica!!!
Gli australiani
hanno un accento terribile! Io sono abituata all’accento standard, al massimo a
quello americano e quello australiano è completamente diverso; per non parlare
del vocabolario, niente a che vedere con
quello inglese!!! Infatti ho conosciuto persone inglesi, tra cui la manager della
scuola per cui lavoro, che ha dovuto imparare praticamente tutto il vocabolario
australiano nei 10 anni che ha vissuto qua!!! Non è incredibile???
Comunque oltre a fare finta di essere una cameriera ho trovato lavoro part-time presso una scuola privata come insegnante di italiano. Ho iniziato tre settimane fa e mi piace un sacco. Lavoro con dei bambini splendidi e simpatici che hanno tanta voglia di imparare e divertirsi e insegnargli qualcosa, essere in parte la persona che li forma culturalmente mi riempie il cuore di gioia.
Comunque oltre a fare finta di essere una cameriera ho trovato lavoro part-time presso una scuola privata come insegnante di italiano. Ho iniziato tre settimane fa e mi piace un sacco. Lavoro con dei bambini splendidi e simpatici che hanno tanta voglia di imparare e divertirsi e insegnargli qualcosa, essere in parte la persona che li forma culturalmente mi riempie il cuore di gioia.
Lavorare con i
bambini non è semplice. Ogni bambino ha i suoi tempi, le sue paure, il suo carattere
espansivo o chiuso e l’insegnante deve trovare un punto di incontro tra tutte
queste diverse sfumature e partire da lì per catturare la loro attenzione e far
sì che tutti assieme riescano a collaborare in armonia al fine di imparare la
nuova lingua.
Con questi
bambini non ti annoi proprio mai. Infatti durante la prima lezione il più
piccolo del gruppo ha perso un dentino e tutto felice è corso da me per
mostrarmelo. Allora l’ho preso, l’ho incartato e ho raccontato a tutti la
storia della fatina che porta il soldino ai bambini fortunati che perdono i
dentini da latte. Loro erano così entusiasti della storia che facevano a gara
per finire di raccontarla e ognuno voleva raccontare la propria storia. Così ho
lasciato che ognuno parlasse e allo stesso tempo prendevo spunto dai loro
racconti per insegnargli delle parole nuove in italiano, dei modi di dire e in
fine una canzoncina. Adorano cantare e amano farlo con la musica!!! Perché come
dicono loro, Without music you can’t sing!!!!!!!
A volte è
difficile insegnare a dei bambini piccoli perché devi avere milioni di occhi,
capire quando si stanno annoiando, quando sono tristi, quando sono stanchi o
semplicemente troppo timidi per partecipare attivamente alla lezione. Grazie al
cielo c’è sempre una scappatoia: FARLI
GIOCARE. Non avevo idea di quanto i bambini imparino in fretta e meglio
quando si divertono.
Io sono abituata a un tipo di insegnamento molto
scolastico, seduta al banco con la maestra che insegna dall’alto della sua
cattedra. Invece qua i bambini siedono tutti a terra in cerchio assieme alla
maestra che li fa giocare mentre insegna cose nuove. In un ora sono stata in
grado di fargli memorizzare i numeri fino a 20, i colori, la canzone di Fra
Martino e molto altro ancora ed il tutto GIOCANDO.
It’s
amazing, isn’t it???
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